“Ti guardi attorno e vedi tante testimonianze di un passato che non hai conosciuto, ti incuriosisce, ma pensi che forse neanche ti appartiene. Poi vai più a fondo e scopri che tu sei parte integrante di quei resti di ruggine e cemento, dove tuo padre e tanti altri come lui hanno lavorato e faticato per estrarre quell'oro nero che dava da vivere.
Ed Io, che sono cresciuto nelle sabbie dorate dei vigneti, nati sopra quelle miniere, non avevo riconosciuto la presenza di questi due mondi paralleli.
Oggi, la consapevolezza di quel passato, uno scuro e buio, la miniera, l'altro luminoso e brillante, la vigna, si fondono identificando chi siamo:
CONTADINI E MINATORI”
Grazie alle bellissime parole di Enrico, ci rendiamo conto che il vino non è solo un nettare da gustare, ma racchiude anche storie importanti e indimenticabili.
